Creare un drive o una cartella condivisa consente a piu persone di accedere agli stessi file, pur mantenendo un certo controllo sui permessi. Molte piattaforme cloud e sistemi operativi offrono funzioni per indicare quali utenti possano visualizzare, modificare o solo commentare i documenti salvati in uno spazio comune. Una buona pratica consiste nel organizzare le risorse in sottocartelle tematiche, cosi da rendere piu semplice orientarsi e assegnare diritti differenziati a seconda delle esigenze del gruppo di lavoro.
Prima di condividere unita sensibili e importante valutare quali informazioni sia effettivamente necessario mettere in comune e a chi debbano essere concesse le autorizzazioni piu ampie. Le pagine di supporto dei vari servizi spiegano nel dettaglio come invitare nuovi utenti, revocare l accesso o limitare il download dei file, oltre a illustrare le misure di sicurezza applicate ai dati memorizzati. Tenere aggiornato l elenco dei partecipanti e verificare periodicamente i permessi contribuisce a ridurre il rischio di condivisioni non piu appropriate. In questo modo il drive condiviso rimane uno strumento pratico per collaborare, senza perdere di vista gli aspetti di riservatezza.